Missile da crociera Neptune cade nelle mani dei militari russi. Foto: Twitter @OSINTI1
In uno sviluppo recente nella regione di Rostov, vicino a Taganrog, in Russia, sono stati scoperti i resti di un missile da crociera ucraino Neptune, in uno stato parzialmente intatto, sulle rive del Mar d’Azov.
Un video che mostra i detriti è stato diffuso dai media di propaganda russi.
Le immagini rivelano che il missile trovato era senza la sua testata. Basandosi sulle sue condizioni, si suppone che sia caduto in mare, rendendo difficile determinare l’esatta posizione della caduta. C’è la possibilità che questo missile sia uno di quelli utilizzati negli attacchi alla Crimea. Notabilmente, per raggiungere il Mar d’Azov, il missile avrebbe dovuto penetrare il sistema di difesa aerea di alto livello della Russia.
Secondo il Мілітарний, l’identificazione del missile come un modello ucraino Neptune si basa sulle caratteristiche distintive del suo fusoliera, alette e design della bocchetta del motore a getto. Tuttavia, non è chiaro se il missile sia stato fabbricato prima o durante l’invasione su larga scala.
Non è chiaro neanche se il missile recuperato sia la versione originale anti-nave del missile R-360 Neptune o una variante modificata progettata per bersagli terrestri.
Secondo l’UNIAN, la versione base del missile R-360 pesa 870 kg; il peso della sua testata è di 150 kg; la sua portata di lancio è fino a 280 km, e la sua velocità è di circa 900 km/h. Può raggiungere un’altezza di 3 m a 10 m sopra la superficie.
Fonte e foto: mil.in.ua / Video: Twitter @OSINTI1